In cima alla lista dei prodotti falsi più contraffatti online ci sono il Prosecco DOP e il Parmigiano Reggiano DOP. Seguiti dai “kit†per farsi in casa, con dubbie polverine, una bottiglia di “Barollo†o “Montecinoâ€. Ma tutto il 2016 è stato un anno record nel monitoraggio dell’agropirateria online. Ad illustrarlo, ieri, l’Ispettorato centrale Tutela qualità e Repressione Frodi (Icqrf) del Ministero delle Politiche Agricole, in una conferenza stampa alla Camera dei deputati. Da giugno 2014, infatti, su un totale di 1562 interventi di monitoraggio antifrodi, effettuati fuori Italia e sul web, 971 si sono svolti solo nel 2016. Segno che il fenomeno è in forte crescita. «L’Italia – ha sottolineato Stefano Vaccari, capo dipartimento Icqrf ha ottenuto dalle piattaforme web i maggiori casi di “pulizia†e non solo con Alibaba e eBay, con cui abbiamo sottoscritto un memorandum di collaborazione, ma anche con Amazon. Una volta segnalati-ha proseguito Vaccari – i prodotti contraffatti, vengono ritirati dal mercato entro 5 giorni». Nel 2016, delle 971 procedure di contrasto a usurpazioni ed evocazioni, 202 sono stati i prodotti in vendita sul market place eBay,148 quelli su Amazon e 33 su Alibaba, 72 prodotti hanno riguardato prodotti agroalimentari in vendita su altri service provider, 516 prodotti vitivinicoli in vendita sul web e in locali pubblici, io8 interventi hanno riguardato Paesi extra Ue. Per un valore al consumo della produzione certificata delle Ig italiane che complessivamente ammonta a 13,3 miliardi di euro. Una collaborazione che funziona grazie alle segnalazioni e alla collaborazione dei consorzi di tutela.................
Nuclei Antifrodi Carabinieri, a seguito di accertamenti svolti sul territorio nazionale, hanno sequestrato 31 tonnellate di concentrato, polpa e pelati di pomodoro e 9.806 vasetti di conserva di pomodoro fraudolentemente dichiarati come DOP e provenienti da agricoltura biologica, per un valore commerciale pari a 130mila euro. Venivano denunciate 2 persone per frode in commercio, aggravata per l’uso di denominazioni protette (artt.515 e 517 bis c.p.). Nell’ambito dei controlli preordinati finalizzati al contrasto delle frodi alimentari venivano sottoposti a sequestro anche 66 kg di alimenti congelati vari (carne, pesce e dolci), per cattivo stato di conservazione, e 50 kg di formaggio fresco a pasta filata evocante indebitamente la “Mozzarella di Bufala Campana DOPâ€. Nel corso di tali azioni di tutela del comparto agroalimentare, sia a favore degli operatori che dei consumatori, venivano elevate sanzioni per 6mila euro ................ Fonte: Comando Carabinieri politiche agricole e alimentari
Copia della presentazione effettuata presso la Commissione interparlamentare per la lotta alla contraffazione. La partecipazione all'evento è avvenuta su richiesta della Commissione a tutte le aziende italiane che hanno sviluppato varie tipologie di strumenti Anti Contraffazione. Per visualizzare o scaricare la presentazione, cliccare su LEGGI PDF.
Si tratta di un fiorentino e due campani. L'operazione del Nas dei carabinieri. Veniva aggiunto alcol al prodotto e commercializzato in Italia e all'estero L'operazione si chiama Bacco e non a caso: i carabinieri del Nas di Firenze sono intervenuti per smantellare un'organizzazione che produceva e metteva in commercio del vino adulterato e contraffatto. Di bassa qualità , adulterato con l'aggiunta di alcol, veniva commercializzato in Italia e all'estero come Chianti doc, Brunello di Montalcino o Sassicaia. Questa mattina i Nas hanno arrestato tre persone, finite ai domiciliari nell'ambito di un'indagine coordinata dalla Dda di Firenze .............
VERONA - Il blitz è stato del Corpo forestale dello Stato, ma qualche esperto se ne era già accorto durante il week end lungo di svendite del Black Friday: gli agenti hanno sequestrato ingenti quantitativi di vino Amarone della Valpolicella, contraffatto nella natura e nell'origine, presso un punto vendita di Padova di una catena della grande distribuzione: la vendita era avvenuta durante la giornata dedicata a promozioni eccezionali. Semplice vino da tavola veniva commercializzato come Amarone, confezionato con capsule prive di contrassegno ICQRF, con contrassegno Zecca dello Stato falsificato e indicazione mendace in etichetta di una ditta che ha disconosciuto il prodotto (venduto peraltro a un prezzo "impossibile" inferiore ai 9 euro). Il vino - non nocivo alla salute secondo le informazioni diffuse oggi - era presente in diversi punti vendita del nord Italia della suddetta catena della grande distribuzione che, a seguito del provvedimento, lo sta ritirando dal commercio ..........
Nel 2015 gli italiani hanno speso 6,9 miliardi di euro per acquistare prodotti contraffatti, un valore in crescita del 4,4% rispetto al 2012. Produrre e commercializzare gli stessi prodotti nei circuiti dell’economia legale comporterebbe 100.515 unità di lavoro in più (circa il doppio dell’occupazione, ad esempio, dall’intera industria farmaceutica). Senza la contraffazione, la produzione interna registrerebbe un incremento di 18,6 miliardi di euro, con un valore aggiunto di 6,7 miliardi (un valore quasi uguale, ad esempio, a quello generato dall’intera industria metallurgica). L’emersione della contraffazione significherebbe anche un aumento del gettito fiscale, tra imposte dirette (su impresa e lavoro) e indirette (Iva), perché oggi il mercato del falso sottrae all’erario 1,7 miliardi di euro. Se si considerano anche le imposte che deriverebbero dalla produzione attivata in altri settori dell’economia, il gettito fiscale complessivo aumenterebbe a 5,7 miliardi di euro, pari al 2,3% del totale delle entrate dello Stato per le stesse categorie di imposte. È quanto emerge da una ricerca del Censis per il Ministero dello Sviluppo Economico (Direzione Generale Lotta alla contraffazione-UIBM)...........
I Consorzi di Tutela dei formaggi Asiago DOP, Parmigiano Reggiano DOP e Pecorino Romano DOP hanno ottenuto dalle autorità francesi l’immediato sequestro di una serie di prodotti che riportavano o evocavano impropriamente le denominazioni dei tre formaggi DOP, riconosciute e tutelate in tutta l’Unione Europea. L’intervento è avvenuto al SIAL, il Salone Internazionale dell’Alimentazione che si è aperto il 16 ottobre e chiuderà oggi i battenti a Parigi. La richiesta avanzata dai tre Consorzi alle autorità francesi si ispira all’articolo 3 del Trattato dell’Unione Europea che riconosce il valore della diversità , garantisce la vigilanza sulla sua salvaguardia e si esprime, tra l’altro, con l’obbligo di tutela delle Dop “ex officio†in tutti gli stati membri, assegnando a ciascun paese il compito di attivare la vigilanza per il rispetto della normativa e l’adozione di adeguate misure di intervento. Nei primi otto mesi del 2016, nell’ambito dell’attività di protezione ex officio introdotta dal Regolamento (UE) 1151/2012, sono state ben 109 – sottolineano i tre Consorzi – le segnalazioni di usurpazioni ed evocazioni relative a prodotti indebitamente riferiti a DOP italiane svolte dall’ICQRF (Ispettorato per il controllo della qualità e la repressione delle frodi) del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali alle autorità competenti, sia in Europa che nei paesi extracomunitari. Il 70% di queste segnalazioni sono andate a buon fine. Una situazione, questa, che si è concretizzata anche in questi giorni, con l’individuazione di prodotti contraffatti, proposti al Sial, in particolare, da espositori americani. I Consorzi di Tutela dei formaggi Asiago DOP, Parmigiano Reggiano DOP e Pecorino Romano DOP si sono immediatamente attivati sollecitando la DGCCRF (Direction Générale de la Concurrence, de la Consommation et de la Répression des Fraude) al pronto intervento e ritiro dei prodotti. “La tempestività dell’intervento, – afferma il Direttore del Consorzio di Tutela Formaggio Asiago, Flavio Innocenzi – è un elemento fondamentale. Nel caso del SIAL, il sistema di vigilanza dei Consorzi si è mosso immediatamente e i meccanismi di tutela che sono stati introdotti non senza fatica in questi anni nei paesi dell’Unione hanno mostrato, ancora una volta, tutta la loro efficacia. Un risultato che è frutto di una crescita culturale e di un’attenzione sempre crescente alla tutela dell’unicità e tipicità che distingue la produzione DOP italiana.†“L’azione messa in atto e il risultato ottenuto – sottolinea il direttore del Consorzio del Parmigiano Reggiano, Riccardo Deserti – confermano, ancora una volta, l’efficacia della vigilanza messa in atto a livello mondiale dai Consorzi di tutela, ma dall’altra evidenziano quanto siano ancora diffusi i comportamenti ingannevoli per i consumatori e dannosi per i produttoriâ€. Il successo ottenuto a Parigi – prosegue Deserti – è la riprova che i meccanismi di tutela europei funzionano, ma anche del fatto che laddove non esistono legislazioni a salvaguardia delle Dop si riscontrano prassi che vanno urgentemente stroncate, con un beneficio immediato, innanzitutto, proprio per i consumatori di quei Paesiâ€. “L’azione dei Consorzi e la sinergia con gli organi di vigilanza – conclude il Presidente del Consorzio di Tutela Pecorino Romano, Salvatore Palitta – hanno portato alla luce pratiche ingannevoli e noi siamo stati inflessibili in questa occasione come lo siamo, in questo momento, nel mercato interno dove stiamo intervenendo con decisione contro attività che vanno a discapito dei consumatori. In questo senso, l’azione al SIAL diventa un esempio e monito del nostro impegno a tutela del mercatoâ€. Negli ultimi anni, all’azione diretta di tutela si è affiancato il sempre maggior presidio sui prodotti venduti via internet. Dal 2014, infatti, l’accordo siglato da AICIG (Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche) con ICQRF e E-bay permette di attivare il programma VeRO (Verified rights owner) che consente di rimuovere dalla piattaforma offerte commerciali e prodotti contraffatti in poche ore. Un’azione che, da gennaio ad agosto 2016, ha visto 356 i prodotti bloccati su E-bay.
Una recente affermazione di Jack Ma, fondatore di Alibaba, il principale negozio virtuale al mondo, ha fatto letteralmente trasecolare quanti lavorano nell’alta moda, nell’artigianato, nel design. «Circa la metà dei prodotti reclamizzati su Alibaba sono falsi. E noi non possiamo farci nulla», ha candidamente ammesso Ma al Financial Times. La colpa, sostiene uno degli uomini più ricchi del mondo, è tutta da ascrivere alle grandi griffe dell’alta moda. Spesso italiana o francese. Negli anni passati hanno trasferito impianti e competenze nel sud-est asiatico e in Cina provocando la nascita di un distretto parallelo che è in grado ora di fabbricare abiti di alta moda con gli stessi tessuti e con lo stesso taglio di quelli realizzati in Europa. Anzi, persino migliori degli artigiani italiani, ad esempio. Che realizzano scarpe di Prada, borse di Gucci, abiti di Fendi.............
Da un nuovo studio dell’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (EUIPO) emerge che il 4,4 % delle vendite legittime di alcolici e il 2,3 % di quelle dei vini vanno persi ogni anno a causa della contraffazione nel settore delle bevande alcoliche. Tali mancate vendite si traducono in una perdita diretta di 4 800 posti di lavoro nei relativi settori, poiché i legittimi produttori assumono meno personale di quanto avrebbero fatto in assenza di contraffazione. Prendendo in considerazione anche gli effetti a catena che vini e alcolici contraffatti hanno sul mercato, vanno aggiunti 18 500 posti di lavoro persi per l’economia dell’UE, di cui 8 600 nel settore agricolo e 1 300 in quello alimentare. In termini di entrate statali, tra imposte sul reddito delle famiglie, contributi previdenziali, prelievo fiscale sulle aziende, IVA e accise, nell’UE a 28 la perdita annuale complessiva dovuta alla presenza di prodotti contraffatti in tali settori è stimata a 1,2 miliardi di EUR.......................
La contraffazione vale quasi 7 miliardi l'anno e ne sottrae 1,7 al FiscoMILANO - Quasi 7 miliardi di fatturato, una crescita del 4,4% nell'arco di un triennio e 100mila occupati. Non sono i numeri di un grande contribuente italiano, ma di un fenomeno che anzi sottrae al Fisco 1,7 miliardi di risorse: la contraffazione. Mentre prende il via la Settimana nazionale anticontraffazione del Ministero dello Sviluppo Economico, infatti, il Censis ricorda che "l'anno scorso gli italiani hanno speso 6,9 miliardi di euro per acquistare prodotti contraffatti, un valore in crescita del 4,4% rispetto al 2012. Produrre e commercializzare gli stessi prodotti nei circuiti dell'economia legale comporterebbe 100.515 unità di lavoro in più (circa il doppio dell'occupazione, ad esempio, dall'intera industria farmaceutica). Senza la contraffazione, la produzione interna registrerebbe un incremento di 18,6 miliardi di euro, con un valore aggiunto di 6,7 miliardi (un valore quasi uguale, ad esempio, a quello generato dall'intera industria metallurgica)"......
Dal 2008 al 2015 l’Agenzia delle Dogane e la Guardia di Finanza hanno effettuato più di 131.000 sequestri, determinando il ritiro dal mercato di 432 milioni di articoli contraffatti. È quanto emerge da una ricerca del Censis per il Ministero dello Sviluppo Economico (Direzione Generale Lotta alla contraffazione-UIBM, Ufficio italiano brevetti e marchi). Il valore complessivo della merce sequestrata nel periodo 2008-2014 è di 4,5 miliardi di euro. Il 51% di tutte le merci sequestrate alle dogane nell’ultimo anno proveniva dalla Cina ............
Un fiume di vino sfuso, 550mila ettolitri, arriva dalle cantine della Castiglia e della Mancia fino ai vigneron del Midi, le belle regioni del sud della Francia dove lo scorso anno si sono prodotti 2,6 milioni di ettolitri di vino. Non è una novità , ogni anno si assiste alla rivolta dei vigneron per l’enorme quantità di vino sfuso che arriva dalla Spagna, non si sa bene da quali cantine e con il dubbio, insinuato da alcuni, che si tratti di una miscela con vini extracomunitari. I vini spagnoli rappresentano il 75% delle importazioni francesi e pesano per oltre 700 milioni di euro sulla bilancia commerciale vinicola (che ha, comunque, un saldo attivo di 7,6 miliardi di euro). La cosa certa è che tutto ciò alimenta il sospetto di truffe commerciali e di frodi fiscali è il prezzo: 35 centesimi al litro, meno della metà del prezzo degli sfuri prodotti nelle tante cantine del Midi. Produttori francesi – Boris Calmette, presidente della CCVF (Confédération des coopératives vinicoles de France, l’equivalente della nostra Confcooperative), si scaglia contro i colleghi spagnoli che vendono a prezzi troppo bassi per essere credibili. E contro gli imbottigliatori francesi che, a suo parere, acquisterebbero il vino spagnolo per poi “francesizzarlo†in etichetta. Difficile da provare, ma senz’altro una domanda è lecita: dove finisce tutto il vino spagnolo importato? Produttori spagnoli – Enrique Cepeda, direttore generale della cooperativa più grande di Spagna, la Virgen de la Vinas, dichiara:â€Siamo l’ultimo anello di una catena commerciale dominata dagli imbottigliatori francesi: da due anni abbiamo vendemmie record, le cantine sono strapiene e loro ne approfittano, giocando al ribassoâ€. Il rischio per l’talia – Certo il vino della prossima vendemmia dovrà pur trovare una via di sbocco. Se non sarà la Francia, dove i controlli alla frontiera, ma anche nelle cantine e nei supermercati (dove il vino in bag-in-box rappresenta ormai il 37% delle vendite) stanno diventando più stringenti (anche per abbassare il tasso di colère, di rabbia, dei vigneron ed evitare le solite scene delle autocisterne rovesciate al varco di Perpignan), allora sarà l’Italia la via di sbocco del vino sfuso spagnolo.........
Vini Dop fatti con mosti moldavi. I finanzieri del tenenza di Nizza Monferrato hanno recentemente eseguito due attività ispettive nei confronti di due aziende del distretto industriale di Canelli - Santo Stefano Belbo, dichiarato Patrimonio dell'umanità Unesco. Le verifiche fiscali hanno portato al ritrovamento e al sequestro di circa 70 mila litri di vini Dop, Doc e Docg, ottenuti con mosti giunti prevalentemente dalla Moldavia. Nel corso dei controlli, le Fiamme Gialle e i Funzionari del Dipartimento della Repressione Frodi, hanno comparato i dati contabili dei registri di cantina delle imprese ispezionate con le qualità di vino e mosto giacenti in magazzino riscontrando numerose irregolarità . In un caso, i responsabili sono stati deferiti all'Autorità Giudiziaria competente per frode nell'esercizio del commercio e contraffazione di indicazioni geografiche e denominazioni di origine di prodotti agroalimentari. Complessivamente, dall'esame dei documenti acquisiti alle verifiche ed attraverso l'incrocio dei dati e notizie riconducibili ai rapporti commerciali intrattenuti dalle imprese,i Finanzieri nicesi hanno constatato ricavi sottratti a tassazione per oltre 1,5 milioni di euro ed un'I.V.A. evasa pari a circa 400 mila euro.
Il giro d’affari della contraffazione su cibi e bevande certificati DOP e IGP vale almeno 4,3 miliardi di euro, circa il 9%della produzione legale. Mentre il danno ai consumatori – che credono, in buona fede, di comprare prodotti originali e invece acquistano quelli che non lo sono – ammonterebbe a circa 2,3 miliardi di euro (pari al 4,8% del totale acquisti). E’ il quadro tracciato da un’analisi pubblicata ad aprile dell’Euipo, l’Agenzia UE per la tutela della proprietà intellettuale, attraverso stime basate sui dati forniti da 17 Paesi UE (per i quali è accertato che la contraffazione di DOP e IGP raggiunge un giro d’affari di oltre 3,5 miliardi di euro mentre relativamente ai controlli di 17 Stati Membri che rappresentano l’82% del mercato dei prodotti IG: circa 23.000 ispezioni per oltre 51.000 prodotti controllati in una finestra temporale variabile per i Paesi e fra il 2011 e il 2015). Per gli 11 Stati Membri per i quali i dati di controllo non è disponibile è stato stimato applicando il tasso di violazione 9,0 % al loro valore di mercato..................
Contents 04 ABBREVIATION LIST 05 EXECUTIVE SUMMARY 07 MAIN FINDINGS 08 1. SCOPE AND DEFINITION OF GI 13 2. ECONOMIC FUNCTIONS OF GIS 17 3. DATA 21 4. PREMIUM DATA 23 5. METHODOLOGY 26 6. GI PRODUCT MARKET 33 7. INFRINGEMENT ESTIMATION RESULTS 36 8. CONCLUSIONS AND DIRECTIONS FOR FURTHER RESEARCH 37 9. REFERENCES
Era semplice "vino tinto" spagnolo da un euro a bottiglia, quel facsimile del pregiato Brunello di Montalcino finito sui tavoli di un ristorante danese. Una contraffazione grossolana scoperta da un cliente italiano, che ha segnalato il caso alla Procura di Siena, ma che poteva trarre in inganno un consumatore occasionale ....................
Contestate 27 sanzioni amministrative per un valore di oltre 96mila euro, tutte in applicazione delle norme sull’etichettatura degli alimenti ed in particolare dei prodotti certificati. E’ il risultato della campagna di controllo avviata nei primi mesi del 2016 dal Corpo forestale dello Stato delle Marche e conclusasi in questi giorni per il contrasto delle contraffazioni agroalimentari e l’agropirateria. Le irregolarità sono state riscontrate principalmente nelle province di Macerata (9 illeciti amministrativi) Pesaro (14) ed Ancona (4), per importi compresi tra 1.000 e 6.000 euro nei vari punti vendita: le contestazioni a Macerata hanno riguardato in particolare l’usurpazione della denominazione del Ciauscolo IGP. I controlli hanno riguardato prodotti venduti al dettaglio presso i punti vendita della GDO e verso esercizi specializzati che commercializzano una vasta gamma di prodotti aventi certificazioni di qualità . Di particolare rilievo è stata l’azione di controllo effettuata sul web attraverso il controllo dell’ e-commerce e delle recensioni on-line. Sanzionate anche pizze etichettate come made in Italy, con denominazioni chiaramente evocative di nomi italiani, ma in realtà prodotte in Svezia, contestati illeciti amministrativi riguardanti l’etichettatura dei prodotti biologici (molti alimenti non riportavano una corretta indicazione dell’ origine della materia prima biologica, in violazione dell’ art.. 2 lett a) D.lgs 109/92 e dell’art 7 Reg UE 1169/11). Altri illeciti sono stati elevati per la mancata indicazione degli allergeni e degli ingredienti caratterizzanti.......
Quanto vale, solo in Europa, la contraffazione dei prodotti DOP e IGP? Il giro d’affari della contraffazione su cibi e bevande certificati DOP e IGP vale almeno 4,3 miliardi di euro, circa il 9% della produzione legale. Mentre il danno ai consumatori – che credono, in buona fede, di comprare prodotti originali e invece acquistano quelli che non lo sono – ammonterebbe a circa 2,3 miliardi di euro (pari al 4,8% del totale acquisti). E’ il quadro tracciato da un’analisi dell’Euipo, l’Agenzia UE per la tutela della proprietà intellettuale (si tratta di stime, perché all’indagine non hanno risposto tutti e 28 gli Stati membri EU, ma solo 17, per i quali,però, è accertato che la contraffazione di OP e IGP raggiunge un giro d’affari di oltre 3,5 miliardi). I paesi più colpiti sono quelli con maggiore produzione certificata: in cima la Francia (con un giro d’affari da contraffazione di oltre 1,5 miliardi di euro), seguita da Italia (682 milioni), Germania (598 milioni), Spagna (266 milioni) e Grecia (234milioni). I prodotti maggiormente “vittime†di contraffazione e frodi sono il vino (giro d’affari da falsi di oltre 2,1 miliardi, pari all’84% del mercato legale), gli altri alcolici (811 milioni, pari al 12,7%), i formaggi (644 milioni, pari al 10,6%), le carni (402 milioni, ovvero l’11%) e frutta-verdura-cereali (94 milioni di falsi, pari all’11,5%). Le principali violazioni, invece, riguardano imitazione ed evocazione del marchio, etichetta ingannevole e falsificazione delle specifiche, riguardanti ingredienti c/o lavorazioni (come il corretto impacchettamento o porzionamento del prodotto). Insomma, quel che ne esce è un quadro che – tra contraffazione vera e propria, frodi in etichetta e Italian Sounding – “si mangia†una fetta importante del Pil dell’agroalimentare europeo e soprattutto italiano. Ne ha parlato ieri anche il commissario europeo all’Agricoltura Vytenis Povilas Andriukaitis, a Parma durante la sua visita all’Efsa, l’Authority alimentare europea, che ha anche dato rassicurazioni in merito al TTIP specificando che “non si tratta di negoziare gli standard di sicurezza alimentare dell’Europa. Su questo – ha concluso – non negozi eremo mai».
Il 96% dei consumatori chiede trasparenza sull’origine dei prodotti e sulle etichette il dibattito si riaccende anche nel nostro Paese. Il ministro Maurizio Martina è favorevole e ha assicurato il suo impegno a sostenere la battaglia ma in sede UE. “Per noi – ha detto il ministro- valorizzare l’origine è un tratto distintivo e l’etichettatura è il mezzo che consente al consumatore di scegliere in modo consapevoleâ€. Ma ha anche però chiarito che la regola deve essere europea. L’Italia infatti sulle norme proposte negli ultimi dieci anni a livello nazionale ha sempre incassato la sonora bocciatura di Bruxelles con il rischio di aperture di infrazioni. Sotto la spinta di Italia e Francia sembrano però crearsi le condizioni possibili a Bruxelles. Parigi infatti ha già incassato il primo via libera dalla Commissione UE, in base al regolamento 1169 entrato in vigore nel 2014, per l’etichettatura di origine per i derivati del latte e della carne. Questo regolamento consente ai singoli Stati di introdurre norme nazionali in materia di etichettatura obbligatoria di origine geografica degli alimenti qualora i cittadini esprimano in una consultazione parere favorevole. E dalla consultazione online realizzata lo scorso anno come sottolinea il Mipaaf è emerso con chiarezza l’orientamento dei consumatori italiani. Oltre il 96% vuole un’etichettatura in cui sia scritta in modo chiaro e leggibile l’origine dell’alimento, l’84% chiede di conoscere il luogo in cui è avvenuto il processo di trasformazione. Per 8 italiani su 10 è decisivo per l’acquisto che il prodotto sia realizzato con materie prime italiane e sia trasformato in Italia.
Asiago DOP e Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF) insieme per la tutela online della tipicità veneto-trentina. Un nuovo tentativo di contraffazione online è stato sventato dal Consorzio Tutela Formaggio Asiago DOP che, sulla piattaforma Amazon Europe, ha fatto ritirare una sedicente salsa “Asiago Dressing†non contenente affatto Asiago DOP. Asiago DOP non è nuovo a questo tipo di interventi. Già nel 2014, grazie all’accordo che rende operativo il Programma di verifica dei diritti di proprietà (Verified Rights Owner – VeRO), sistema che consente ai titolari di diritti di proprietà intellettuale di segnalare eventuali violazioni, il Consorzio di Tutela, anche in quel caso con il pronto intervento dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF) del Mipaaf, aveva bloccato su eBay un’inserzione di un produttore americano di falso Asiago DOP disponibile all’invio in Europa. La crescente diffusione dell’e-commerce agroalimentare che, confermano i dati dell’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm del Politecnico di Milano, nel 2015, ha registrato un fatturato, per il Food & Wine enogastronomico, intorno ai 260 milioni di euro e, secondo stime europee, si prevede, nel 2017, raggiungerà il 7 per cento delle vendite totali, impone un impegno senza confini nella tutela del consumatore e valorizzazione delle produzioni DOP e IGP. “Ancora una volta – afferma il Presidente del Consorzio, Fiorenzo Rigoni – siamo a testimoniare il nostro impegno contro ogni tentativo di contraffazione e a riconoscere come la strada della collaborazione tra Consorzio di Tutela, Ministero delle Politiche Agricole e, in questo caso, Amazon sia efficace.â€................
La Camera dei Deputati, senza alcun voto contrario, ha approvato la legge sulla tracciabilità dei prodotti e contro la contraffazione, «Agevolazioni per l’introduzione di sistemi anticontraffazione per consentire al consumatore l’identificazione dei prodotti di origine italiana o interamente prodotti in Italia mediante l’apposizione di segni unici e non riproducibili associati a codici a barre bidimensionali», di cui l’onorevole Marco Donati è il secondo firmatario. «Il sistema di tracciabilità presenta tre peculiarità – afferma il deputato –: un’informazione puntuale, trasparente e dettagliata sui prodotti; evita contraffazioni e frodi; consente alle imprese di garantire la qualità dei prodotti e dei materiali attraverso un sistema in grado di promuoverne la diffusione sui mercati globali»...................
Non solo formaggi, vino e altre prelibatezze dell'agroalimentare nostrano, ma anche abbigliamento, calzature, cosmetici, piccola pelletteria, farmaci, occhialeria, ricambi d'auto, gioielli e bigiotteria, parti meccaniche, valvole e chi più ne ha più ne metta: ogni prodotto made in Italy potrà essere tracciato con un'etichetta da leggere via smartphone che ci dirà come è stato realizzato, dove è stata presa la materia prima, dove è stato fabbricato e da chi..............
Chiamarla solo frode è riduttivo. E infatti Coldiretti, Eurispes e Osservatorio sulla Criminalità Agroalimentare non esitano a parlare di «agromafia» nell’ultimo rapporto che analizza i crimini connessi all’agricoltura, dal quale emerge che nel 2015, in Italia, il business delle organizzazioni malavitose in questo settore ha toccato i 16 miliardi di euro. La Toscana è al secondo posto dopo la Campania per gli illeciti, ma è la prima regioneitaliana per il valore totale dei sequestri che ha superato i400 mila euro..................
In questi anni istituzioni, imprese e associazioni di produttori si sono battuti come leoni, investendo importanti risorse, nei Paesi stranieri per la tutela del Made in Italy, soprattutto quello agroalimentare. Battaglie lunghe sia quelle sul piano politico attraverso gli accordi commerciali bilaterali o multilaterali, sia quelle giudiziarie nelle aule di tribunale di mezzo mondo. In alcuni casi i risultati sono stati sorprendenti come quelli ottenuti di recente in Germania dal Consorzio dell’Aceto Balsamico di Modena IGP che, come ricorda il direttore Federico Desimoni, riconoscono la non genericità del termine balsamico e che consentono quindi al vero prodotti italiano di non avere concorrenze sleali negli scaffali della GDO tedesca...............
Il Trattato di libero scambio del Pacifico – TPP – potrebbe mettere a rischio gli sforzi dell’Ue per vedere riconosciute nel mondo la tutela dei marchi DOP e IGP. E avere un impatto anche nei negoziati commerciali che l’Ue deve ancora chiudere con importanti partner dell’area, come gli Usa e il Giappone. Il capitolo sui prodotti a indicazione geografica (IG) contenuto nell’accordo di libero scambio raggiunto dagli Stati Uniti e da altre 11 economie del Pacifico, la cui ratifica è attesa nei prossimi mesi, ribalta l’approccio europeo che garantisce a DOP e IGP una «super tutela» e protegge invece i titolari di marchi registrati e nomi generici. Che, nei paesi aderenti al Tpp, prevarrebbero sempre sui marchi a indicazione geografica, sia nei casi di denominazioni preesistenti uguali o simili, sia per i componenti individuali di quelle composte (come Parmigiano in Parmigiano Reggiano). Vanno approfonditi, poi, gli effetti che il TPP potrebbe avere su accordi commerciali già conclusi o in corso di negoziazione da parte dell’Ue con i paesi firmatari dell’accordo. Da quel che emerge dal testo dell’accordo, nel primo caso, gli altri aderenti al trattato possono solo «commentare» la richiesta di riconoscimento di singoli prodotti a indicazione geografica. Ma nel secondo caso, possono opporvisi .......................
Olio di soia al posto dell’extravergine, “bollicine†con false etichette su scaffali di insospettabili enoteche. E le farine. Crescono i sequestri di pane, pasta e farine tenere, usate per spaghetti e fusilli.Continua a crescere a 2 cifre la contraffazione alimentare in Italia. Secondo il Ministero delle Politiche agricole, solo nello semestre 2015, su circa 50mila controlli effettuati gli illeciti sono aumenti del 14% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. A fare il punto ieri, a Milano, all’interno di Expo, in un convegno dedicato proprio a come contrastare le frodi alimentari è stata la Guardia di Finanza.
Tra il 2011 e 11 2014, solo le Fiamme gialle, ha spiegato Vincenzo Tuzi, Comandante Nucleo speciale Tutela proprietà intellettuale, «hanno sequestrato più di 29mila tonnellate di prodotti e oltre 28 milioni di litri tra vino, olio e latte. Nel solo semestre gennaio-luglio 2015, a fronte di 162mila kg di merci confiscate sono stati già “fermati†21,4 milioni di litri».
Quasi quanto in tutto il triennio precedente. Oltre 90mila kg sono solo di farine e pasta. E, sul fronte delle bevande, nel 99% dei casi il sequestro è di vini» ........
Il Consorzio del Prosciutto di San Daniele DOP intende costituirsi parte civile nel futuro processo sulle false cosce messe in commercio dalla Marini salumi e finite nel mirino della Procura di Udine, che a valle di quasi tre anni di lavoro ha notificato giorni fa ben 9 avvisi di conclusione delle indagini preliminari. Il danno è doppio per il Consorzio, che non solo deve fare i conti con oltre duemila cosce sfuggite alle rigide maglie dei controlli della DOP, ma pure con il contraccolpo d’immagine che vicende come questa costano al Prosciutto di San Daniele DOP.
Il direttore generale dell’ente consortile, Mario Cicchetti, in proposito ha il dente avvelenato. Anzitutto tiene a chiarire che “l’azienda Marini non è consorziata e non produce San Danieleâ€. Quindi torna al danno, “che c’è ed è pure consistente – afferma – complice il fatto che il consumatore tende a leggere vicende come questa con superficialità â€.............
Il gorgonzola tarocco, tra Italia e Germania scoppia la guerra del Cambozola
Le imitazioni dei prodotti italiani nel mondo valgono un fatturato di 70 miliardi l’anno. Ma ce n’è una fatta in Europa e in particolare nel paese leader della Ue, la Germania. Si tratta del Cambozola, che imita uno dei campioni del made in Italy a tavola, il Gorgonzola DOP. Un tarocco così diffuso, quello tedesco, da conquistare tutti i principali mercati mondiali. Parmesan a parte, fra i falsi formaggi tricolori è il più venduto. Il maggior produttore di Cambozola è la Kaserei Champignon che a dispetto del nome è tedesca, di Lauben, Baviera.
Il primo scontro fra Italia e Germania sulle imitazioni del Gorgonzola DOP risale quasi a vent’anni or sono, quando il Consorzio di tutela della nostra DOP portò la questione alla Corte europea di Lussemburgo. Il tribunale del Granducato però non ritenne sufficienti gli elementi prodotti per dimostrare l’imitazione e decretare la prevalenza della Denominazione d’origine protetta italiana rispetto al marchio tedesco, registrato negli anni Settanta.
Il blitz della guardia di finanza in un'azienda dell'Oltrepò pavese. Secondo l'accusa, nel 2014 utilizzate uve completamente diverse da quelle dichiarate in etichetta
Pavia, maxisequestro di vino: 16 milioni di ettolitri e 700mila bottiglie. "Sono falsi Doc"I finanzieri del comando provinciale di Pavia, insieme a funzionari del Corpo forestale dello Stato e dell'ispettorato repressione frodi, su disposizione della procura di Pavia, hanno sequestrato il vino della vendemmia 2014 della cantina Terre d'Oltrepò. Il sequestro riguarda 16 milioni di ettolitri di vino sfuso e 700mila bottiglie ......
«L’Europa ha interessi rilevantissimi nel settore agroalimentare, con un saldo attivo di 6 miliardi di euro, ed in questo negoziato è evidente che l’Italia – il Paese europeo con il maggior numero di prodotti Dop – si gioca tanta parte di uno sviluppo possibile e da sostenere con ogni azione». Così Paolo De Castro – europarlamentare e già presidente della Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale del Parlamento Europeo – si esprime all’indomani del confronto che ha avuto tra i protagonisti, a Bruxelles, il direttore del Consorzio del Parmigiano Reggiano, Riccardo Deserti, ascoltato dalla Commissione Europea nell’ ambito dei negoziati Ttip tra Ue e Usa.
«Proprio a partire da questo confronto – aggiunge De Castro – va rilanciata un’azione autorevole per raggiungere un risultato ambizioso ed equilibrato, perché sul mercato americano c’è ancora molto spazio per la crescita delle esportazioni italiane ed europee, soprattutto per i prodotti di alta qualità come le Dop, e il Ttip deve essere l’occasione per bloccare l’uso ingannevole dei richiami ai nostri inarchi e all’origine geografica»....................
La mafia a tavola: il business dell’illegalità gastronomica, che aggredisce il Made in Italy, conta su un giro di affari che vale 4,3 miliardi di euro, registrando un incremento dell’840% rispetto allo scorso anno. Questa la fotografia di un nuovo fronte della criminalità scattata da Legambiente che anticipa, per FestambientExpo a Milano, i dati sulle “agromafie†del rapporto Ecomafie 2015. Uno scorcio di illegalità che nell’agroalimentare vede consumarsi più di 21 reati al giorno: in tutto 7.985 le infrazioni penali accertate nelle varie filiere agroalimentari, con 14.917 denunce penali e 126 arresti, a fronte di quasi 200 mila controlli effettuati dalle forze dell’ordine, e il sequestro di beni per un valore stimato di oltre 3,6 miliardi .......
Negli Stati Uniti il 99% dei formaggi di tipo italiano sono tarocchiâ€, nonostante il nome richiami esplicitamente le specialità casearie più note del belpaese, dalla mozzarella alla ricotta, dal provolone all’Asiago DOP, dal Pecorino Romano DOP al Grana Padano DOP, fino al Gorgonzola DOP. La produzione di imitazioni dei formaggi italiani nel 2014 ha raggiunto negli USA il quantitativo record di quasi 2.228 milioni di chili, con una crescita esponenziale negli ultimi 30 anni, tanto da aver superato addirittura la stessa produzione di formaggi americani come Cheddar, Colby, Monterrey e Jack, che è risultata nello stesso anno pari a 2.040 milioni di chili. Tra i formaggi italiani Made in USA i più gettonati sono la mozzarella (79%), il provolone (7%) e il Parmesan (6%); quasi i due terzi della produzione è realizzata in California e Wisconsin, al terzo posto lo stato di New York ......
Nomi importanti dell’industria del vino in Canada, prodotto sfuso in arrivo dall’Italia via nave, 11 milioni di dollari di tasse evase, prodotti contraffatti e persino una riserva indiana: elementi che sembrano usciti dalla sceneggiatura di un film poliziesco e che, invece, sono i contorni del “Project Malbecâ€, operazione che, riporta “WineSpectatorâ€, ha portato all’arresto di 12 persone, arrestate dalla Polizia di Montreal, che ha smantellato quello che le autorità hanno definito “uno dei più significativi schemi di evasione fiscale in tema di contrabbando di alcolâ€.......
C'è l'olio di Sardegna prodotto in Spagna o in Grecia, la peretta sarda di latte olandese, il vino simil cannonau della rinomata cantina barbaricina che arriva dalla Sicilia o lo pseudo vennentino vinificato a Bolzano, il pane carasau impastato e cotto a Pordenone. E il pecorino romeno (non è un refuso: è un pecorino romano, il formaggio più esportato dell'isola, ma prodotto a Timisoara, in Transilavania). Potrebbe continuare a lungo l'elenco di cibi che sfruttano l'immagine più genuina e tradizionale dell'isola per ritagliarsi importanti fette di mercato: nazionale e internazionale, ma anche interno della Sardegna. Come difendersi da un fenomeno in continua crescita, non immune nei casi più gravi da falsi alimentari che potrebbero mettere a rischio la salute dei consumatori? ...............................
Sette mila ettolitri di vino Morellino di Scansano Docg, Maremma Toscana Doc e Indicazione geografica tipica per un valore complessivo di 420mila euro sono stati sequestrati in un’operazione congiunta tra l’Ispettorato repressione frodi (Icqrf), i Nas e i Nil Carabinieri di Livorno e Grosseto e i militari della Stazione Carabinieri di Orbetello ......
Nella «mostra degli orrori» dei falsi made in Italy, il top viene raggiunto da un kit inglese per fare la mozzarella in casa. Una scatola con tanto d'istruzioni d'uso, acquistabile per la modica cifra di 25 sterline, circa 3o euro, e garanzia di ricompensa in caso di insuccesso. Una «Mozzarella Cheese», cui si aggiunge una sequela di prodotti agroalimentari taroccati: dalla «Pomarola » del Brasile, all'olio «Pompeian » del Maryland, dalla «Zottarella » venduta in Germania
Bottiglie di vino vendute e fatte passare come Brunello e Rosso di Montalcino. È la frode scoperta dalla Guardia di Finanza di Siena, grazie a una segnalazione del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, che ha portato al sequestro di oltre 160mila litri di vino e 2.350 contrassegni di Stato. Coinvolto nella frode, definita «clamorosa» dalla GdF, un enologo di svariate aziende agricole di Montalcino, che è stato denunciato......
Smascherata, in un’insospettabile fattoria poco distante da Arezzo, una frode di svariate migliaia di euro. Oltre 250 i litri di falso olio extravergine di oliva, sottratti alla commercializzazione dal Nucleo Antifrodi Carabinieri di Roma. Non solo falso ma anche dannoso per la salute. Questo il responso delle analisi effettuate dal laboratorio dell’ICQRF di Perugia, in ausilio ai Carabinieri dei Nas che hanno rinvenuto olio ‘lampante’ messo in commercio e spacciato per extravergine di oliva, addirittura biologico. La sostanza rivenuta è detta ‘lampante’ perché questo tipo di olio in passato era usato per alimentare le lampade ad olio.
Un marchio per il made in Italy agroalimentare, un marchio per fare sistema e per sperare che i veri prodotti italiani possano essere riconoscibili da quelli del cosiddetto italian sounding. Il marchio ombrello, sul modello di quanto da anni ha fatto la Francia, si legge tra le righe del decreto Sblocca Italia quando parla di «realizzazione di un segno distintivo unico per le produzioni agricole e agroalimentari al fine di favorirne la promozione all'estero e durante l'Esposizione Universale 2015».....
Difendersi a livello di mercato globale con regole certe e condivise e con una agenzia europea di controllo. Lo chiedono le associazioni dei produttori dopo che il sequestro dei kit per il produrre vino avvenuto la scorsa settimana, una frode che riguarda 24 vini Doc e Igp italiani per un valore di oltre 28 milioni di euro. Ad alzare prima la voce era stata Coldiretti. «Si tratta un inganno globale che mette a rischio la credibilità del made in Italy in tutti i continenti dove la diffusione dei «wine kit» con etichette italiane è purtroppo capillare e spesso tollerata». Per il segretario generale di Qualivita, Mauro Rosati, «occorre una impostazione regolamentata dal commercio elettronico».
Il Sassicaia, il Brunello di Montalcino Case Basse di Gianfranco Soldera ed il Barolo di Bruno Giacosa: ecco, nell’ordine i vini italiani più contraffatti nel mondo, ed in particolare nell’area asiatica........
Sarebbero i responsabili della commercializzazione in tutto il mondo dei “Wine kitâ€, con cui si produce poi il cosiddetto “vino in polvereâ€, cioè un preparato solubile in acqua assimilato al vino, con etichette che fanno riferimento ai più famosi vini italiani, dall’Amarone al Barolo. Un’associazione a delinquere transnazionale composta da quattro persone è stata scoperta dai Carabinieri del nucleo antifrodi di Parma e dalla Procura di Reggio Emilia con la collaborazione dell’Agenzia delle dogane. Il valore complessivo finora accertato della frode è di oltre 28 milioni di euro...........
La clamorosa truffa del falso olio biologico su cui indagano forze dell'ordine e magistratura di Trani getta un'ombra di sospetto e di discredito immeritati su un comparto che rappresenta un vanto per la nostra economia, una risorsa preziosa, che andrebbe meglio valorizzata. A nome della Sezione Agroalimentare e dei tanti imprenditori onesti del territorio, Divella si unisce alla protesta di chi, come il presidente del Consorzio "Olio Terra di Bari DOP" Nicola Barbera, viene danneggiato da questo genere di episodi di concorrenza sleale e truffe alimentari.........
Rafforzare le informazioni in etichetta per il consumatore e rendere ancora più efficiente il sistema dei controlli. Sono le due strade indicate dal presidente di Assitol (l'Associazione delle industrie olearie italiane), Giovanni Zucchi, per contrastare i fenomeni di truffa e di sofisticazione nel settore dell'olio d'oliva. Fenomeni come quello che si è registrato nei giorni scorsi in Puglia e Calabria (dove sono state scoperte partite di extravergine spagnolo etichettato però come olio biologico 100% italiano) e che ha portato al sequestro di 400 tonnellate di olio d'oliva. «Stiamo portando avanti nel settore olivicolo - ha assicurato il ministro per le Politiche agricole, Maurizio Martina ..........
Il Fatto Quotidiano Sedici arresti e altrettanti sequestri di aziende agricole, 400 tonnellate di olio di oliva taroccato e un giro d'affari per 30 milioni di euro. È il bilancio dell'indagine condotta dalla procura di Trani, che ha analizzato campioni di olio prodotto in Spagna, lavorato tra la Puglia e la Calabria, e venduto ai supermercati con l'etichetta "100% biologico made in Italy". L'olio extravergine d'oliva preso in esame dalla Guardia di Finanza, in alcuni casi, non era nemmeno commestibile. Come denunciato dal responsabile dell'ispettorato repressione frodi di Bari, Luca Veglia, all'interno delle confezioni erano presenti "olii esausti, residui di frittura, ossia rifiuti che, anziché essere smaltiti erano venduti".................
Dai sequestri di finto Montepulciano d'Abruzzo DOP a quelli di latte di provenienza impossibile da tracciare, non c'è alimento del made in Italy che non subisca qualche tentativo di contraffazione, con il 2013 che ha visto aumentare tutti gli indicatori, dai sequestri alle denunce. Il quadro degli illeciti è stato tracciato dal rapporto annuale di Fareambiente, da cui emerge un aumento preoccupante della tendenza a falsificare le etichette. I numeri presentati dal rapporto parlano per il 2013 di quasi 10mila tonnellate di prodotti sequestrati, con un aumento del 30% rispetto all'anno precedente e oltre 3 milioni di etichette illegali accertate a fronte di appena 600mila soltanto dai controlli del 2013 dei Nuclei antifrodi carabinieri.......
Il neopresidente Mario Catania: nuove leggi contro i falsi e non solo agroalimentare, ma lotta alla contraffazione a 360°. Con un obiettivo: non fermarsi alle riflessioni, ma proporre indicazioni per migliorare la legislazione interna e internazionale. Guiderà con questi punti fermi la Commissione parlamentare di inchiesta per i fenomeni della contraffazione Mario Catania, deputato di Scelta civica ed ex ministro delle politiche agricole, nominato nei giorni scorsi presidente. Il neopresidente parla di come funzionerà la Commissione dei suoi poteri di inchiesta equiparabili a quelli dell'autorità giudiziaria, ma si tratta di situazioni estreme, sarà più importante riuscire a fare un lavoro approfondito di esame sull'intero fenomeno della contraffazione .............
Un alimento su tre di quelli in vendita non è conforme alla legge. Come difendersi dalle contraffazioni? La notizia arriva dal dossier presentato di recente in occasione del bicentenario dell'Arma dei Carabinieri che elenca le operazioni effettuate negli ultimi mesi dai Nas. A palermo i militari hanno sorpreso 23 macellai che vendevano carne trattata con ione solfito, un colorante che fa diventare le bistecche rosse e sanguinolente, mentre a Parma hanno sequestrato 2.300 prosciutti ottenuti da animali alimentati con i rifiuti. E' il caso di preoccuparsi? Il problema maggiore del settore agroalimentare è rappresentato dalla contraffazione, un'azione illegale che consiste nello spacciare un prodotto di qualità inferiore per uno di qualità superiore. Esistono vari tipi di contraffazione, alcuni riguardano il piano igenico sanitario e possono compromettere la salute dei cittadini .......
I carabinieri hanno sequestrato tutte le forme in stagionatura prodotte col latte contaminato: si tratta di 2402 forane bloccate in 13 caseifici del parmense e che saranno destinate alla distruzione.A compiere le analisi era stato il Centro servizi per l'agroalimentare di Panna, un laboratorio privato accreditato a livello nazionale per il settore caseario. Il Consorzio parte da "un sentito ringraziamento ai ministri Lorenzin e Martina, alla Procura di Parma e ai carabinieri del Nas per l'azione repressiva portata a termine e per la solidarietà espressa nei confronti del nostro sistema produttivo. Non conosciamo i presupposti dell'indagine, ma sottolineiamo l'importanza del tempestivo intervento delle autorità pubbliche".
La soia biologica finiva sulle tavole delle famiglie italiane, nei menu delle mense scolastiche, nelle pentole dei migliori ristoranti, nelle stalle e nelle aie degli allevatori. Ma di naturale non aveva che l'aspetto perché le radici del legume affondate nei terreni assorbivano pesticidi, antigrittogamici e antiparassitari, tutti prodotti messi al bando dalle normative che regolamentano le coltivazioni selezionate. E così accadeva per il mais, il grano tenero, il lino. Tonnellate di falsi prodotti bio che sono stati sequestrati dalla GdF di Pesaro nell'ambito di una maxi inchiesta ......
Ci sono anche bottiglie di extravergine d'oliva Terre di Siena DOP tra le oltre 36 mila etichette sequestrate di prodotti di eccellenza dell'agroalimentare italiano perché taroccate. Dopo il caso del Brunello di Montalcino DOP fasullo al centro di una vera e propria frode, un altro fiore all'occhiello della filiera senese è vittima dell'ennesimo caso di italian sounding, ovvero le violazioni alle normative su etichettatura e tracciabilità . Il sequestro fa parte di "Estate Sicura", l'operazione condotta dai Nuclei Antifrodi del Comando Carabinieri delle Politiche agricole per tutelare i consumatori...........
É finita anche una finta mortadella nella rete dei controlli delle forze dell'ordine sui prodotti contraffatti. L'operazione «Estate sicura» - ha diffuso una nota il Ministero delle Politiche agricole - ha portato al sequestro oltreconfine, in Spagna per la precisione, di falsa Mortadella Bologna IGP. Nel corso dei primi accertamenti avviati dai Nuclei antifrodi dei Carabinieri sono state riscontrate infatti violazioni alle normative su etichettatura e tracciabilità . Sono state ben 58 le linee produttive e di commercializzazione controllate che hanno portato al sequestro di 36.800 etichette irregolari...........
...................... I falsi sono stati scovati dall'organizzazione agricola alla vigilia della manifestazione calcistica ed evidenziano un preoccupante fenomeno di "taroccamento" degli alimenti tipici del made in Italy................
La QrQuality, Quality Brand Protection Marketing, si esprime sul caso Brunello di Montalcino, Chianti e altri docg falsificati e di scarsa qualità che sono stati sequestrate dai Carabinieri del reparto operativo di Siena. Sequestrati anche ettolitri di vino sfuso pronto per essere piazzato sui mercati internazionali a prezzi 10 volte superiore e falsi documenti di certificazione di qualità ..........
A un certo punto i carabinieri del Nucleo anti sofisticazioni di Perugia si sono imbattuti in sei placidi bovini che vantavano tutti la stessa carta d'identità : possibile? E altri due, di fattezze clamorosamente diverse, che invece, dinanzi alla Asl, risultavano addirittura gemelli, sì, proprio gemelli. E tutti e otto, ovviamente, di reclamata razza chianina, la carne che tutti conosciamo e che costa tre volte una bistecca normale. Una truffa, una gigantesca truffa ai danni dei consumatori - e dello stesso made in Italy che su quel marchio punta tanto .....
Produttori troppo leggeri nella lotta ai falsi dice una ricerca della belga SelinkoLo stato dell’arte della lotta alla contraffazione nel mondo del vino è tutt’altro che rassicurante, e uno dei problemi principali è rappresentato proprio da chi ne subisce maggiormente gli effetti, i produttori, che in questi anni hanno fatto ben poco per affrontare e risolvere il problema. A raccontarlo è lo studio “La contrefaçon sur le marché des vins et spiritueuxâ€, commissionato da “Selinkoâ€, società belga anti-contraffazione (www.selinko.com), che prende in esame i tanti, tantissimi, rivoli della falsificazione, che ha un epicentro in Cina, ma che riguarda, ad ogni livello, tanto i Paesi produttori come Italia e Francia, tanto i mercati, siano essi maturi, come quello americano e inglese, o in crescita, come Russia e la stessa Cina.....
Non verranno certo con la caciotta in spalla e il fiasco del vino, ma le produzioni straniere che imitano quelle italiane, in maniera del tutto lecita per le leggi del loro Paese, potranno trovare spazio all'Expo 2015. E così l'Italia si troverà a fare in conti con l'italian sounding in casa. «Il vero problema sono i Paesi terzi, dove non abbiamo copertura», dice Giuseppe Liberatore, presidente di AICIG. «La tutela avviene solo attraverso patti bilaterali, come in Canada dove si è fatto un buon accordo». Sulla stessa linea i commenti di mauro Rosati, Fondazione Qualivita, e Roberto Moncalvo, Condiretti.......
Il Frascati DOP? È fai-da-te. Il pecorino romano? Anche. Addio lunghi procedimenti, lavorazioni tradizionali e conoscenze tramandate da generazioni. Basta un clic online ed ecco recapitato a domicilio il kit per confezionare i prodotti comodamente a casa propria. Come? Con un po' di ingegno da piccolo chimico mescolando misteriose pillole, acqua e polverine. «Per realizzare il formaggio - spiega Anna Zollo, docente universitaria e responsabile scientifico del Rapporto frodi agroalimentari Fareambiente girano nell'e-commerce delle polveri di latte .............
Sequestri per oltre un miliardo di euro e scoperte incredibili: dalle bistecche colorate, al pesce con l’additivo invisibile alle analisi passando per lo champagne di marca sostituito con vino scadente. È quanto emerge da un rapporto sul cibo venduto in Italia stilato dai carabinieri dei Nuclei Antisofisticazioni e Sanità in base alle operazioni effettuate negli ultimi anni nel contrasto ai cibi adulterati.........
Trentamila bottiglie di falso vino: etichette pretenziose, nomi famosi nel mondo, prezzi elevati. Dentro, liquidi da pochi euro. I carabinieri dei Nas hanno scoperto la grande truffa. I falsari hanno preso di mira Brunello di Montalcino DOP, Chianti classico DOP, Sagrantino di Montefalco DOP, Fiano di Avellino DOP, e anche il Sangiovese che il tenore Andrea Bocelli produce in provincia di Pisa. Il vino taroccato, dopo l'imbottigliamento, era venduto a supermercati, enoteche e su Internet, con finta fascetta statale di garanzia. Un giro d'affari di centinaia di migliaia di euro ........
II presidente del Veneto Luca Zaia ribadisce non solo la vicinanza con gli allevatori della regione, ma anche la necessità di una lotta senza quartiere e senza tolleranze all'Italian Sounding. «In Veneto abbiamo un'area di elezione per i formaggi di qualità , dalla montagna alla zona delle risorgive, dove la qualità del territorio e il foraggio per nutrire le vacche da latte sono eccezionali. Lucrare sul nostro lavoro, sulla nostra capacità e sulla nostra tradizione per lucrare sui nostri traguardi è economicamente inaccettabile e moralmente ingiusto. E l'Unione europea, della quale negli ultimi mesi si è parlato spesso a vanvera, dovrebbe battere i pugni per far valere quelle che sono le nostre regole di qualità , solo teoricamente però tutelate a livello mondiale». Il Governatore del Veneto si sofferma anche a commentare l'operazione della Gdf in un minimarket cinese di Bussolengo, dove le fiamme gialle gialle hanno trovato oltre 20 quintali di alimenti scaduti ............
Trentamila bottiglie di vino etichettato come Brunello di Montalcino, Chianti Classico, Chianti, Sagrantino di Montefalco e altre Docg e Igt, ma falso e di scarsa qualità sono state sequestrate nell'inchiesta della procura di Siena che ha iscritto sei persone nel registro degli indagati per truffa e frode in commercio.......
Maxi sequestro di false bottiglie di Brunello di Montalcino. I Carabinieri del reparto operativo di Siena hanno sequestrato in Toscana, Umbria, Liguria e Lazio 30mila bottiglie che in realtà contenevano vino da tavola di scarsa qualità ma che riportavano le etichette del Brunello di Montalcino e di altre Docg toscane. Ma la falsificazione non si fermava al solo vino. Le bottiglie infatti accompagnate da documenti di accompagnamento e certificazioni (fascette e sigilli di Stato) contraffatti venivano poi commercializzate a un prezzo fino a 10 volte superiore all valore del vino con un danno per il settore vitivinicolo italiano stimato in centinaia di migliaia di euro.........
Il prodotto agroalimentare italiano di qualità rappresenta la carta d’identità del nostro Paese e va assolutamente tutelato. Dobbiamo difendere l’immagine dell’Italia, soprattutto sui mercati internazionali, preservando i nostri produttori e le scelte dei consumatori. Per questo stiamo lavorando a un pacchetto di misure per migliorare le azioni di contrasto alla contraffazione e alla pirateria agroalimentare e le inseriremo all’interno del provvedimento ‘Campolibero’. Si tratta di una battaglia fondamentale per garantire il vero ‘Made in Italy’ sulle tavole dei consumatori di tutto il Mondo. Sul fronte internazionale, inoltre, ribadiamo il massimo impegno per consolidare, in ogni trattativa commerciale dell'Europa verso altri paesi, il divieto di evocazione dei colori, dei riferimenti e dei nomi italiani da parte di altri soggetti..........
In attesa dell'evento dedicato al settore agroalimentare, il tema della tutela del prodotto italiano diventa più che mai attuale. Lo è soprattutto per la 'grassa' Bologna che, già per la fine di ottobre 2015, potrebbe vedere aperte le porte Caab che accoglieranno il progetto Fico .......................
Sono i prodotti emiliano romagnoli quelli più colpiti dall'aumento delle frodi alimentari in Italia: negli ultimi cinque anni sono più che triplicate, con un incremento record del 248 per cento del valore di cibi e bevande sequestrati perché adulterati, contraffatti o falsificati ......
Nel 2013 la Guardia di Finanza ha sequestrato 130 milioni di beni illegali Se c’è un comparto che non soffre la crisi è quello della contraffazione. A dircelo i numeri di chi cerca nel nostro Paese di contrastarla....... http://www.gigwatch.co.uk/
Nei nuovi mercati digitali Italia e Europa hanno bisogno di valide strategie per tutelare l'agricoltura il diffondersi degli investimenti dei giganti della rete sulle piattaforme di e-commerce, a livello nazionale e internazionale, il tema del commercio elettronico investe con sempre più forza il mondo dell'agroalimentare ......
Un impegno massiccio per contrastare un danno imponente, di almeno 1 miliardo. All'assemblea dei soci del Consorzio per la tutela del Grana Padano DOP, il presidente Nicola Cesare Baldrighi ha riassunto in due cifre danno ed impegno del Consorzio contro agropirateria e contraffazioni che stanno sempre più prendendo di mira quel che è il prodotto DOP più venduto al mondo. Il Consorzio ha messo in campo 10 mila controlli per tentare di arginare un fenomeno che porta un danno economico stimato in 1 miliardo di euro ........
Perché la mafia sta approfittando della crisi per penetrare anche nell'imprenditoria legale e soprattutto nel settore dell'agricoltura? La risposta è stata data da Gian Maria Fara, presidente dell'Eurispes, l'istituto che, assieme alla Coldiretti, elabora un rapporto annuale sui crimini agroalimentari: «A differenza di altri comparti, l'agroalimentare rimane un settore vivo», ha spiegato Fara, «perché del cibo, anche in tempi di difficoltà economica, nessuno potrà fare a meno quali che siano le circostanze e indipendentemente dalle congiunture economiche».
Nell’ambito di Eu-China Trade Project, la Fondazione Edmund Mach ha rappresentato l’Italia alla tavola rotonda organizzata a Pechino recentemente per discutere dei temi della tracciabilità , della sicurezza alimentare e dei possibili vincoli normativi alla libera commercializzazione del vino e dei distillati tra Unione Europea e Cina. L'Istituto di San Michele all'Adige (Trento) è, infatti, una riconosciuta eccellenza a livello internazionale nello sviluppo e validazione di procedure per la tracciabilità dell'origine botanica e geografica di molti prodotti alimentari, tra cui appunto vino e distillati......... http://www.popwc.co.uk/
Veniva spacciato per olio extravergine di ottima qualità e invece era un prodotto che neppure si avvicinava lontanamente a quello che siamo abituati a consumare grazie al gran lavoro della maggior parte dei produttori locali.....
Il Brunello ed il suo Consorzio di tutela si trovano a dover fare i conti con malintenzionati e truffatori. "Se da una p__-- te - spiega il presidente del Consorzio del Brunello, Fabrizio Bindocci - essere tra i vini più famosi, apprezzati da appassionati e addetti ai lavori, e bevuti di tutto il mondo è un vanto e un onore per il re del Sangiovese dall'altra essere un prodotto blasonato e d'eccellenza porta con se dei pericoli ai danni, non solo di chi produce ma anche dei consumatori".
È brevettata da una azienda della provincia di Siena, la QrQuality di Asciano, una etichetta anticontraffazione che garantisce al 100% l’originalità del prodotto e l’identità del produttore.
L’olio italiano, eccellenza riconosciuta nel mondo, non è così italiano. Fa proprio brutto che la verità sulla questione debba arrivare dal New York Times, ma quando si vive nel paese dei misteri, delle lobby e delle grandi convergenze ci si deve preparare al peggio........
in questi ultimi mesi è ormai condivisa da tutti l’esigenza di una più efficace tutela del Made in Italy di qualità . Non solo i partiti e le organizzazioni, ma la società in senso ampio ha focalizzato questo problema come una delle priorità del nostro Paese. E’ infatti acclarato che la contraffazione rappresenta per l’Italia un danno economico pesante, sia sul piano delle vendite che su quello occupazionale. Nonostante l’incessante lavoro delle autorità pubbliche, questo fenomeno è in forte aumento soprattutto all’estero, dove le aziende non possono difendersi se non con esborsi milionari per sostenere cause infinite nei tribunali di mezzo mondo. Quando parliamo di agroalimentare, il tema della pirateria è ancora più preoccupante perché i 34 mld di export, con trend sempre crescente, sono l’unica vera redditività delle imprese italiane di settore......
L'allarme arriva dalla Svizzera e i falsi non riguardano più farmaci contro la disfunzione erettile o anabolizzati: in circolo anche antitumorali privi del principio attivo e uno sciroppo pediatrico per la tosse contenente del liquido antigelo per auto....................
Il cibo italiano è sotto attacco: adulterato, copiato, trasformato in veleno da sostanze dannose, oggetto di giganteschi interessi da parte delle agromafie (il cui giro d’affari è stimato da Coldiretti in 13 miliardi di euro), svilito da aziende senza scrupoli con la complicità di una grande distribuzione http://www.ukofwatches.co.uk/ anch’essa infiltrata, talvolta, da organizzazioni criminali. L’agroalimentare italiano vale il 15% del Pil e muove ogni anno 245 miliardi di euro, tra consumi, export, distribuzione e indotto. Ma per quanto l’Italia si vanti di avere una delle migliori legislazioni al mondo (un conto però sono le norme, un altro la loro applicazione e la repressione dei reati connessi) questo comparto, centrale per la ripresa – l’unico a crescere e a produrre occupazione – è a rischio per lo svilupparsi dell’interesse attorno al business della sofisticazione alimentare. http://www.discountrolexstore.co.uk/ Un affare planetario: la crescita della popolazione globale, stimata in quasi 9 miliardi di persone al 2040 contro gli attuali 7, determina una domanda crescente di prodotti alimentari...................
La contraffazione rappresenta da sempre un problema per il Made in Italy, ma un aiuto potrebbe arrivare dalla tecnologia. Il nuovo marchio di calzature d'alta gamma A&V Fashion Group ha scelto infatti per il suo esordio un'innovativa linea di scarpe da uomo dotate di una "chiave digitale", una card con un numero di serie e con un codice univoco (il QrQuality) custodita in ciascuna confezione che consente al cliente, una volta acquistato il prodotto, di verificarne l'autenticità . "Un bel passo in avanti per il settore calzaturiero http://www.leighit.co.uk/ ……………….
La contraffazione brucia milioni di euro e migliaia di posti di lavoro, ma una soluzione, valida per il consumatore e il produttore, c'è ...
Nel 2012 il fenomeno della contraffazione in Italia è stato pari a un giro d'affari compreso tra i 3,7 e i 7,5 miliardi di euro. Di questi oltre il 60% ha riguardato il settore abbigliamento e moda. Con il nostro Paese che risulta una vera fabbrica di prodotti contraffatti.................
In dieci anni l'industria dei falsi è cresciuta del 1.850% a livello mondiale. Italia prima in Europa per l'acquisto di prodotti contraffatti. Guglielmi: "Servono nuove regole Ue per tutelare imprese e consumatori". Squinzi: "Quello che si vede è sola punta dell'iceberg". La questione dei porti d'ingresso delle merci contraffatte e le divergenze fra i Paesi Ue http://www.iswatch.co.uk/ ........
La contraffazione rappresenta da sempre un problema per il Made in Italy, ma un aiuto potrebbe arrivare dalla tecnologia. http://www.verdet.co.uk/ Il nuovo marchio di calzature d'alta gamma A&V Fashion Group ha scelto infatti per il suo esordio un'innovativa linea di scarpe da uomo dotate di una "chiave digitale", una card con un numero di serie e con un codice univoco (il QrQuality) custodita in ciascuna confezione che consente al cliente, una volta acquistato il prodotto, di verificarne l'autenticità ..................... http://www.urwatches.co.uk/
Consorzio: il Crudo di Cuneo DOP già imitato da altri prima dell'uscita sul mercato, contraffatto prima che i consumatori possano assaggiare l'originale. Il Crudo di Cuneo DOP sarà in vendita solo tra fine ottobre e inizio novembre, ma l'hanno già copiato............ http://www.rruk.co.uk/
L’agroalimentare e il wine & food italiano sono business che tirano, nonostante la crisi e le difficoltà economiche di questa epoca. Ma come in tutti i settori dell’economia che girano, a fronte di http://www.popreplica.co.uk/ una stragrande maggioranza di imprese oneste, c’è anche la criminalità . E per il wine & food, purtroppo, si può parlare di una vera e propria “aggressione al made in Italy gastronomico la nuova frontiera della criminalità ambientale. Le produzioni agroalimentari di qualità , l’olio extravergine d’oliva e il vino da contraffare con cui invadere i mercati. Anche i simboli per eccellenza del made in Italy sono da sempre sotto attaccoâ€.
ITALIA. La contraffazione alimentare, infatti, insieme alla sofisticazione e alla adulterazione è sempre stata una delle tipologie di frodi alimentari che interessano il prodotto nella sua costituzione ed è definita come la sostituzione di un alimento con un altro di minor pregio ma che presenta caratteristiche macroscopiche assai affini. Oggi invece, in piena globalizzazione, con la disponibilità delle materie prime agricole a basso costo, anche se di dubbia origine, la falsificazione alimentare diventa molto più complessa da scovare perché si basa essenzialmente sullo sfruttamento illecito della reputazione di una DOP
La Forestale ha scoperto tra le province di Modena e Grosseto un commercio illegale di formaggi e affettati venduti come made in Italy, ma in realtà provenienti dalla Germania e dalla Repubblica Ceca.
Il Corpo forestale ha scoperto un commercio illegale di formaggi e affettati venduti come italiani, ma provenienti in realtà da Germania e Repubblica Ceca. Coldiretti: "Stringere le maglie larghe della legislazione nazionale e comunitaria sull'etichettatura"
Oltre 20.600 pezzi di abbigliamento sequestrati e 91 persone denunciate. Sono i risultati di sei mesi di attività della polizia locale milanese. http://www.replicaswiss.co.uk/
La lotta alla contraffazione dei prodotti alimentari rischia di inciampare nella Rete. Nasce infatti sul web la nuova offensiva alla tutela dei prodotti alimentari di qualità ............... http://www.cheapwatchesonsale.co.uk/
La crisi economica mette le ali ai cibi "low cost". Nel calo generale dei consumi (meno 6,3% in quattro anni) "tiene" solo il canale dei discount (+2% nel primo trimestre 2013) e crescono le importazioni di prodotti alimentari a prezzi stracciati .......................
Uno a zero per Versace contro il Griffith Suisse Luxury group, un operatore commerciale che vendeva su eBay, dalle Filippine e dall'Australia, beni attribuiti al marchio della medusa.................
Il libro-choc di Mara Monti e Luca Ponzi. Mozzarella, prosciutto, formaggio e olio i prodotti più "taroccati". Un affare da oltre dieci milioni di euro per la criminalità organizzata. La presentazione a Napoli ...........
False figurine Panini per 2,7 milioni di euro. La Guardia di Finanza di Modena ha concluso un'indagine, coordinata dal Procuratore Aggiunto Lucia Musti, contro alcuni contraffattori della collezione calciatori 2012/2013, prodotto di punta della Panini spa, azienda modenese leader mondiale nel settore .....
Oltre un milione di articoli vari tra cui accessori per cellulari, borse e vestiti contraffatti o pericolosi. Li hanno sequestrati i ''Baschi Verdi'' del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Torino .....
Gli esempi sono tanti, dall’olio al vino, dai salumi ai formaggi: il falso made in Italy dilaga anche negli Stati Uniti, creando un importante danno d’immagine al nostro Paese e alle nostre esportazioni. Ne abbiamo parlato con l’avvocato italoamericano Frank Ferrante, nato in Ohio da genitori calabresi......
Il mercato del falso vale 6,9 miliardi di euro e ne sottrae al fisco 1,7, senza la contraffazione 110.000 posti di lavoro in più ......
Il danno prodotto dalla contraffazione dell'enoalimentare italiano nel mondo e dal fenomeno del falso gastronomico evocante sentimenti di italianità è stimato in oltre cinquanta miliardi di euro ogni anno, facendo divenire la lotta al cosiddetto italian sounding obiettivo prioritario per ogni onesto produttore e per le istituzioni preposte .....
Operazioni effettuate sulla direttrice ferroviaria NapoliRoma e lungo la tratta Formia–Latina ...... http://www.strsw.org/ http://www.crakko.com/
Truffa da 10 milioni di euro scoperta da Nas in Italia e Inghilterra ......
La contraffazione sottrae ogni anno più di un miliardo all'agroalimentare nazionale, di cui il 20 per cento "scippato" al mondo del vino. Un settore in costante crescita, in grado di muovere 4,7 miliardi di euro .....
Un giro d'affari da almeno 200 milioni di euro, ecco a quanto ammonta infatti il capitale che ogni anno le produzioni "tarocche" di vini e distillati stranieri sottraggono alle casse italiane .........
Un convegno per discutere sul tema della contraffazione on-line al fine di individuare eventuali "best practice" o strumentazioni, anche normative, idonee a contrastarlo......
QrQ™, un modo innovativo per tracciare e certificare l’originalità di un prodotto. Sono oramai diffusi da tempo e applicati sulle etichette di svariati prodotti alimentari .............
Il codice QR (= Quick Response), leggibile tramite smartphone, sta facendo sempre più spesso capolino sulle confezioni dei prodotti alimentari. Basta inquadrare il codice con un telefonino abilitato a tale funzione .........
È l'unica etichetta anticontraffazione davvero infallibile. Collotype Labels e QrQuality presentano in anteprima mondiale al Salon International EMBALLAGE 2012 il sistema QrQ, che garantisce ...........
Un progetto qualita' per il tartufo. E' la proposta emersa dal primo week end della XXVII Mostra Mercato del Tartufo Bianco delle Crete Senesi, organizzata dal Comune di San Giovanni d'Asso in collaborazione .........
Ecco un altro passo in avanti per contrastare la contraffazione e la speculazione sul prestigio del Made in Italy a cui non sfugge nemmeno il prezioso tubero .............
Quasi una pepita d’oro tra le mani dei golosi. Il “Diamante bianco delle Crete Senesiâ€, complici i prezzi saliti alle stelle -†dai 3.000 ai 5.000 euro al chilo -†secondo quanto affermato dal presidente dell'Associazione tartufai senesi .........
Stop ai falsi tartufi del senese, il pregiato Tuber Magnatum Pico. Arriva la certificazione di qualità per il Tartufo bianco delle crete senesi, venduto in vasetti trasformati, che spesso non è facilmente identificabile ...
Il prezioso tubero delle Crete senesi protagonista della XXVII Mostra Mercato del Tartufo Bianco delle Crete Senesi, lo scorso e il prossimo week end a San Giovanni d'Asso, dove nonostante la pioggia domenicale oltre 500 persone hanno raggiunto il piccolo centro abitato ....
Si è concluso ieri sera, con un importante successo di pubblico, nonostante la pioggia, il primo week end della XXVII Mostra Mercato del Tartufo Bianco delle Crete Senesi ................ http://www.rwzvy.com/
Si è concluso domenica 11 novembre, con un importante successo di pubblico, nonostante la pioggia, il primo week end della XXVII Mostra Mercato del Tartufo Bianco delle Crete Senesi, organizzata dal Comune di San Giovanni d'Asso ............ http://www.buytagheuerwatch.com/
E' stata lanciata la nuova etichetta QrQ, che è una etichetta che garantisce in modo certo il prodotto e l'identità del produttore, risolvendo le lacune dei sistemi anticontraffazione già in circolazione ......
Una piccola azienda di Asciano, “capitale†delle Crete Senesi (la zona di produzione del pregiato tubero), ha http://www.replicawatch-shop.org/ presentato alla Mostra Mercato del Tartufo Bianco, in corso a San Giovanni d’Asso, un ingegnoso sistema che consente al consumatore di verificare,http://www.spoto.co.uk/ tramite uno smartphone, se il prodotto che ha comprato è vero o “finto†...
Dopo aver "grattato via" la copertura argentata, che protegge il codice da manomissioni o duplicazioni, il http://www.watch-space.co.uk/ consumatore legge il codice con il suo smartphone, e riceve immediatamente ...
E' l'unica etichetta anticontraffazione davvero infallibile. Stampata sulle nuove confezioni del prestigioso Tartufo delle Crete senesi, approda sul mercato QrQ, http://www.fakewatchesnewsell.com/ l'etichetta che garantisce in modo certo il prodotto e l'identità del produttore, risolvendo le lacune dei sistemi anticontraffazione già in circolazione ... http://www.tagwatches-replica.com/
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